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GOAL 12: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo

Produciamo e consumiamo cibo in modo responsabile.

Sempre più persone a livello globale entreranno a far parte della classe media nel corso dei prossimi due decenni.

Questo è un bene per la prosperità individuale, ma farà aumentare la domanda di risorse naturali, già limitate. Dobbiamo quindi agire per cambiare i nostri modelli di consumo e di produzione.

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Quali modelli di produzione e consumo è necessario cambiare?

Ogni anno circa un terzo dell’intera produzione alimentare, equivalente a 1,3 miliardi di tonnellate per un valore di circa 1 trilione di dollari, finisce per marcire nei cassonetti dei consumatori e supermercati, o per deteriorarsi a causa dei cattivi sistemi di raccolta e trasporto. Le famiglie, inoltre, consumano il 29% di energia globale e contribuiscono al 21% delle emissioni di CO2. Semplicemente usando lampadine ad alta efficienza si potrebbero risparmiare 120 miliardi di dollari all’anno.

Un nuovo modello conviene alle aziende?

È interesse delle imprese comprendere e tenere in considerazione gli impatti ambientali e sociali dei prodotti e dei servizi. Le aziende possono usare il loro potere innovativo per progettare soluzioni in grado di consentire alle persone di condurre stili di vita più sostenibili, riducendo gli impatti negativi e migliorandone il benessere.

Come posso aiutare in qualità di consumatore?

Ci sono due modi principali per aiutare a risolvere il problema: ridurre i rifiuti e essere attenti a ciò che si acquista, scegliendo un’opzione sostenibile per quanto possibile.

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In Italia

Secondo il Rapporto ASviS 2019 sul Goal 12, l’Italia ha continuato nel suo percorso di miglioramento intrapreso negli ultimi due decenni.

Passi in avanti sono stati fatti nell’ambito della produzione e del consumo: in sintesi si potrebbe dire che in Italia si recupera più materia e se ne utilizza meno. Una tendenza virtuosa che però occorre rinforzare innovando i modelli di produzione, incoraggiando le aziende a valutare l’impatto socio-ambientale dei propri prodotti e sensibilizzando i consumatori al consumo consapevole.

In particolare l’indicatore elaborato dall’ASviS segnala un significativo progresso tra il 2010 e il 2017. Cio è dovuto al miglioramento nella percentuale di riciclo dei rifiuti (pari al 49,4% molto vicino all’obiettivo europeo del 50% per il 2020) e nella circolarità della materia (la percentuale di materia che, sul consumo totale, viene recuperata ed effettivamente reintrodotta nell’economia).

Nel corso degli ultimi anni è cresciuta nella società e nell’imprenditoria italiana la consapevolezza che solo un’innovazione rivolta alla dimensione tecnologica, all’aumento di produttività e alla riduzione del consumo di risorse naturali è in grado di rimettere in moto uno sviluppo economico significativo.

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